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"VITA NASCOSTA"

A cura di Andrea Ongaro

 

Factory-Art Gallery

26th Aprile - 25th Maggio 2013

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Miresi è un’artista poliedrica. Dall’inizio della sua carriera ad oggi è passata attraverso diverse stagioni, con delle proposte artistiche sempre originali. Nata e cresciuta artisticamente in ambito astrattista, ha poi virato verso un suo figurativismo, in maniera del tutto personale e inconfondibile. Proprio alla luce delle sue precedenti esperienze e nonostante l’approccio astrattista e quello figura- tivo possano a qualcuno suonare antitetici, la sua parabola artistica ha conservato un’incredibile coerenza espressiva. Trovandoci di fronte a un suo dipinto, la cifra individuale di Miresi è immedia- tamente riconoscibile, qualunque sia la categoria visuale alla quale si voglia ascrivere la sua opera. Negli ultimi anni Miresi, pur continuando la sua evoluzione come pittrice, s’è trovata a sperimentare la fotografia. Il mezzo espressivo segna di nuovo e necessariamente uno strappo, negli esiti e nell’approccio, che però non impedisce all’artista di conservare la sua tipica cifra. La produzione fotografica di Miresi spiega a chiare lettere che è l’occhio a costruire l’immagine e non la tecnica espressiva alla quale ci si affida, che sia questa la pittura o la fotografia. Non è facile spiegare a quali latitudini della percezione si abbattano le
scorribande espressive di Miresi. Il tutto si svolge a un livello emotivo e sentimentale, per ognuno intimo e diverso, ma comunque identificabile e inconfondibile senza sforzo nelle opere dell’artista. Volendo assumere un punto di vista più analitico, la coerenza di Miresi sta sempre nella forza delle linee e della composizione più pura. Che il soggetto sia dipinto o fotografato, astratto o figurativo, il tutto è un pretesto per imbastire un’architettura formale che prescinde dal medium e va dritta alla creazione di un contrappunto ben bilanciato e quasi da ascoltare. Così la distanza che occupa la tela tra un occhio e un orecchio diventa campo elettivo di un’esplosione materica del colore, la fotografia di un edificio diventa una prova del tutto astratta a dispetto della immediata riconoscibilità del cemento e le forme astratte di un dipinto ci riportano invece a una sintesi delle geometrie della realtà e dei sensi. La mostra che Factory Art Gallery è lieta di presentare raccoglie opere scelte dell’artista, prodotte dagli anni ottanta ai giorni più recenti. E’ una presentazione antologica della sfaccettata opera dell’artista che, accanto a opere fotografiche e pittoriche, mette in mostra lavori inediti e mai esposti prima. La mostra non è solo un’occasione per ripercorrere la straordinaria carriera dell ‘artista, ma offre anche la possibilità di affacciarsi sulla sua nuova produzione.


Andrea Ongaro

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